Il centro
Storia
Erano anni che Marzia coltivava il desiderio di aprire un centro yoga, realizzare una dimora dedicata alla pratica e alla cura della persona. Un luogo in cui, entrando, si sentissero vibrazioni positive e si potesse chiudere fuori la quotidianità; un luogo in cui potersi ascoltare e raccogliere nuove energie. Marzia coltiva il suo sogno, ma fatica a trovare il luogo adatto, fino all’incontro con Anna Barosi, che è invece alla ricerca di qualcuno a cui cedere lo spazio che aveva ospitato lei e i suoi allievi a Cusano Milanino.
Fin dal primo momento capiscono che hanno finalmente trovato ciò che stavano cercando, si sentono affini, il passaggio avviene molto naturalmente.
Marzia, trovata la dimora che stava cercando, fonda Kurma Yoga Center. La scelta del nome “Kurma” è legata al significato sanscrito del termine, ovvero tartaruga. La tartaruga è dotata di un guscio protettivo e imponente, si porta la sua casa sempre con sé. Kurma è, quindi, la casa dove apprendere e affinare la pratica dello yoga, da portare sempre con noi. Alla sede vengono apportate modifiche strutturali, si cercano collaboratori sportivi e, il 1° settembre 2017, il nuovo centro apre per la prima volta le sue porte.
A Kurma Yoga Center si instaura con gli allievi un rapporto umano, amichevole e di fiducia, affinché non ci si senta solo in un centro yoga, ma a casa.
Mito legato a Kurma
La leggenda che ci illustra il valore simbolico della tartaruga (Kurma) riguarda Kurmavatar, seconda manifestazione della divinità induista Visnù.
Il mito narra di Durvasa che maledisse Indra e tutti i Deva, privandoli di forza e energia a causa di un’offerta che Indra aveva trattato con disprezzo. Deva, dei, e Asura, i demoni, erano in guerra tra di loro per ottenere l’Amrita, il nettare dell’immortalità. La maledizione indebolì tutti gli Deva, che divennero vulnerabili agli attacchi degli Asura. Nelle battaglie successive all’incidente, i Deva furono sconfitti e gli Asura e acquisirono il controllo dell’universo. I Deva cercarono l’aiuto di Visnù, che consigliò loro di trattare con gli Asura ricorrendo alla diplomazia. I Deva formarono un’inedita alleanza con gli Asura per riunire insieme l’oceano e ricavarne l’amrita, accordandosi che lo avrebbero condiviso tra tutti loro nell’interesse collettivo. Il processo per ottenere l’amrita magica dall’oceano era piuttosto complicato, noto come zangolatura, ovvero il processo con cui si estrae il burro dal latte. La procedura prevedeva che il monte Mandara fosse utilizzato come zangola, e Vasuki, il re dei serpenti, fosse utilizzato come corda. Gli Asura tenevano la testa del serpente, mentre i Deva, ascoltando i consigli di Visnù, accettarono di tenere la coda. Deva e Asura si muovevano alternativamente tirando il corpo del serpente e facendo ruotare la montagna, che a sua volta agitava l’oceano.
Quando la montagna fu posizionata sull’oceano, iniziò però a sprofondare. Apparve, allora, Visnù, nella forma del suo avatar, la tartaruga Kurma, che venne in loro soccorso e sostenne la montagna sul suo guscio. Il processo di emulsione dell’oceano generò molte cose, la prima fu il veleno letale, gli dèi si rivolsero a Shiva che per proteggere l’universo, bevve tutto il veleno trattenendolo nella sua gola per non morire. Da quel momento la sua gola e la sua lingua diventarono blu. La zangolatura produsse altri oggetti celesti e alla fine il vaso contenente il nettare dell’immortalità. I demoni strapparono via il vaso ma Visnù assunte le spoglie di Mohini, una splendida fanciulla, che li incantò con il suo fascino e distribuì l’ambrosia agli dèi. Questi, rinvigoriti, sconfissero gli asura e ripresero il controllo sull’Universo.
La tartaruga è anche un simbolo antico di saggezza, a cui fanno riferimento testi sacri come la Bhagavad Gita e gli Yoga Sutra.
“Quando lo yogi può ritirare completamente i sensi dai loro oggetti di percezione, come la tartaruga ritira i suoi arti, allora la sua saggezza è saldamente stabilita”.
Bhagavad Gita, cap. 2, verso 58
“Quando gli organi mentali di azione e percezione cessano di essere coinvolti con i loro corrispondenti oggetti, e si dirigono all’interno del campo mentale da cui scaturiscono, questo è definito pratyahara. Il simbolo di pratyahara è la tartaruga”.
Yoga Sutra (2-54)
Sede
La nostra sede si trova al primo piano di un edificio signorile degli inizi del ‘900, in viale Cooperazione 43 angolo viale Buffoli, presso lo stabile che ospitò la Cooperativa Edificatrice della Città-Giardino di Milanino, la prima costruita in Italia sul modello di quelle realizzate in Inghilterra, da cui nacque la Cusano Milanino che oggi conosciamo. Immerso nell’oasi di pace del verde di Milanino, il nostro centro è uno spazio accogliente, un rifugio dove potersi recare dopo il lavoro, i viaggi e gli impegni quotidiani, una dimora dove sentirsi a casa.
Arredato con gusto, silenzioso e confortevole, lo spazio è dotato di spogliatoi femminili e maschili, bagno, un ampio ingresso e la zona segreteria. Oltrepassato l’arco di mattoni a vista si accede alla Shala – la sala di pratica – luminosa, confortevole e corredata di tutta l’attrezzatura necessaria per la pratica.
Associazione
Il Centro Kurma Yoga è un’A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) senza fini di lucro, attiva a Cusano Milanino dal 2017. Nella sua sede – ed in altre località naturalistiche nei ritiri estivi ed invernali – propone corsi di yoga e ginnastica finalizzata alla salute e al benessere della persona.
Per partecipare alle lezioni e frequentare le attività del centro (seminari residenziali, conferenze, gruppi di meditazione, workshop) è necessario essere soci.
L’iscrizione a Kurma Yoga Center prevede una quota associativa annuale, più l’abbonamento mensile o trimestrale ai corsi, con frequenze mono o plurisettimanali e con possibilità di recupero delle lezioni perse in tutti gli orari di corsi disponibili, entro la scadenza dell’abbonamento.